Fronte Verde Marche contro nuova piattaforma di perforazione al largo di Porto Recanati
PORTO RECANATI 14.4.2021 – “Il Fronte Verde Marche manifesta la contrarietà al via libera della nuova piattaforma ENI BONACCIA NW al largo di Porto Recanati, che prevede anche due progetti di perforazione ENI all’interno di concessioni idrocarburi, una al largo di Ancona, l’altra al largo di San Benedetto del Tronto. Doveva essere il Ministero della Transizione Ecologica ma è ancora lo scellerato sfruttamento della natura, la continuazione dello scempio ambientale e dell’utilizzo delle fonti fossili. Tutto questo va contro il promesso obiettivo Europeo del contenimento della neutralità climatica entro il 2050. Siamo costernati della posizione dei partiti che compongono il governo Draghi, per loro le promesse sono ancora parole al vento. Siamo meravigliati dalla componente governativa del partito dei Verdi, dal silenzio dei resti del M5S di Conte, che hanno rivendicato il successo nell’ottenere il Ministero della Transizione Ecologica. Se questa è la svolta ecologista sbandierata e promessa, il sistema ecologista, la natura e la lotta ai cambiamenti climatici… ebbene: “Dio ce ne guardi!” È uno scellerato provvedimento preso ed attuato quando i cittadini italiani sono immersi in una crisi sanitaria ed economica senza precedenti per la pandemia Covit 19, dilaniati dai problemi di chiusura o riapertura delle attività produttive. Tutto si blocca, tutto si chiude, le uniche cose che il governo si affretta è dare concessioni: onde elettromagnetiche con le antenne 5G; depredazione delle Fonti Fossili, causa di smog, inquinamento e riscaldamento del pianeta. Il Fronte Verde Marche chiede la sospensione immediata delle concessioni e della realizzazione della nuova piattaforma ENI. Invita la Regione Marche a intervenire con il Governo per scongiurare la realizzazione della piattaforma: la difesa della salute del pianeta, delle persone e della natura non può più essere disattesa” dichiara alla stampa Tonino Quattrini coordinatore regionale del “Fronte Verde“.